Abbraccio in scale che ascoltano - ad una mattina, di luce




Sto e l’orecchio diviene pelle
tutt’uno con la tua – mano
d’abbraccio in scale che ascoltano

il nostro tenderci
in avanzare d’ansito.

ORO FUSO, riconoscibile
nelle ferite sismiche
e tu, come tante bocche fuori e dentro
storto a parare
denti interdetti.*

Accorpo il mio respiro riducendolo
sapore nella tua bocca – assiduo
leccare lo scroscio denso delle note

sono archi i tuoi capelli
nel vibrare dei miei passi.

Tra i baccelli maturi,
sigillati dalla labiata - 
l'indocile, anche
qui lui sa origliare.*

Il reclamo fremente delle membra
sulla mela gravida - puerpera di luce
e la mattina ubriaca delle mie mani

nel sole dei nostri corpi mentre
lascio d’ombra il laccio teso delle nostre caviglie.


M. C. T.


* P. Celan, ORO FUSO, in Oscurato.
Immagine La morte e la fanciulla, Edvard Munch.