Chiedo alle mani di fare silenzio // sto osservando il palpito / robusto che trascende le tue vene. / Se non fosse per il tuo occhio / respirerei per il secolo d'aperto. (M.C.T.)
Il suo posto è fianco esatto
Se trovassi spazio
al buco tardivo
della notte non saprei
dare nome
alla scatola che gli appartiene.
La confezione è un osso
smerigliato al fianco
il suo posto esatto
è sul bordo stondato
dell'ennesimo comodino.
Se trovassi un luogo
al buco tardivo
della luce non metterei
fiocco che a una
desolata confezione.
M. C. T.
* foto di Laltrodame
Jeanne. Hé.Bu.Tern
non voglio la pelle dell’orso
e raschio la terra
perché non ho ritegno
di unghia alcuna.
mi sgranchisco sulla tua faccia di sale
e delle tue cosce
di farsa indurita metto a bollire
pezzi nel mio calderone
di acqua morente.
prendila tu la pelle dell’orso
e dopo che i tuoi spicchi
saranno scrocchi di risa
fiaccherò il dente che muore
rintanandolo nella tasca
che ti resta a girarmi
la testa dall’altra parte del sole.
M. C. T.
* immagine La suicida, Jeanne Hébuterne.
alla tua notte, ofelia
quante donne sei Ofelia?
sono la testa del leone e il mantello della gazzella, risponde lei.
ma perché, perché l’acqua continua a scendere copiosa dalle tue spalle?
i miei occhi sono fermi al giorno del mio matrimonio, dice Ofelia senza guardarmi.
e cosa canta la tua gola, adesso che la corona di fiori giace sul fondo della palude?
ma io non ho mani per pettinarmi i capelli, risponde.
eppure sento suonare i corni di caccia, perché non ti svegli Ofelia?
sono le luci dell’alba, e non mi resta che una lucciola, mi dice.
ma davvero sulle tue mani sta la Lama del Folle?
e se non posso pettinarmi i capelli resterà solo la mia veste, mi risponde…
ho deposto un quaderno sulla tomba di Amleto.
c’è un fiore avvizzito, ma l’acqua.
M. C. T.
Movimento. Della Voce
Shhhhhhhh
Lascio il posto alla poesia sciamana, lascio il posto
alla danza che mi smuove la voce.
No, anzi no.
Mi copro la testa di nero e osservo il resto da dietro un
orizzonte di stoffa.
Che fai?
Olodanza nei piedi.
Poesia ai lobi delle orecchie.
E cosa urli tu? Cosa?
Cosa urli quando sia maledetta ragione maledetto il tuo dio
e ogni dio?
Shhhhhhhh
Lascio il posto e lo lascio sul ventre di capra suonando
zampogna.
Lo lascio e mi confondo, piccolo il mio io enorme la mia
coscienza.
Te lo ricordi Pilade?
Te lo ricordi perché i soldati di Elettra erano tanto belli?
Ho variazioni ai polsi che tintinnano seguendo parole dal
basso della gola.
Basso e continuo irriverente infaticabile.
Non ho ai piedi scarpette rosse.
Sono scalza, e indosso solamente un anno con tredici
lune.
Come to Daddy
M. C. T.
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