I tuoi capelli, come bolla


Mi sorge in distanza l’isola
galleggiando concava sull’orizzonte preme
per afferrare
i tuoi capelli e lasciarmi in silenzio
come bolla la tua presenza.

Entro nell’ora dell’azzurro cupo –
ecco l’andito, si salda la catena,
nella stanza c’è un rosso su una bocca,
un vaso, rose tarde – tu!*

Di tutte le immagini ricondotte
separando a piedi
l’onesta mareggiata semplice
mi resta fra le pieghe
la tua voce d’olio puro e nitida mattina.

Entrambi lo sappiamo, le parole
che tante volte ad altri abbiamo offerto
sono fra noi un nulla e un fuori luogo:
questo è tutto ed è l’ultima mossa.*

Ho avuto e senz’altra fronte
poggio il pensiero alla tua coscia
sono indietro
rispetto alla tua spalla ma levigo
ore per farti doni di solerzia.


M. C. T.


* G. Benn, Ora azzurra, in Frammenti e distillazioni.
Immagine Il bacio, Edvard Munch.