non voglio la pelle dell’orso
e raschio la terra
perché non ho ritegno
di unghia alcuna.
mi sgranchisco sulla tua faccia di sale
e delle tue cosce
di farsa indurita metto a bollire
pezzi nel mio calderone
di acqua morente.
prendila tu la pelle dell’orso
e dopo che i tuoi spicchi
saranno scrocchi di risa
fiaccherò il dente che muore
rintanandolo nella tasca
che ti resta a girarmi
la testa dall’altra parte del sole.
M. C. T.
* immagine La suicida, Jeanne Hébuterne.